Merano 1

Bolzano 3

Riva 1

La nostra comunità  a preso avvio sul finire dell'anno 2000, ma la nostra attività  in base alle linee guida del Masci cominciarono al'inizio del 2001 con l'incontro avuto con i responsabili Regionali.
Abbiamo dato inizio formale alla nostra presenza in Regione offrendo la nostra disponibilità nell'organizzazione dell'Assemblea Regionale,il 27 giugno 2001, nell'ambito dei festeggiamenti per 80° anniversario del Gruppo Scaut Riva 1°.
In seguito ha preso avvio in modo regolare il nostro programma di attività, programma che si può sintetizzare così:
Ci troviamo una volta al mese per un incontro di formazione e di cammino di fede: abbiamo lavorato sulla Christi Fidelis Laici, nel primo anno e in quelli successivi gli Atti degli Apostoli, il Vangelo di Marco e di Luca.
Diversi sono gli incontri mensili nati su esigenze interne alla comunità o su richiesta del Gruppo o per servizi vari che ci vengono richiesta dalle parrocchie o dalla città.
In occasione del Natale è ormai tradizione allestire il presepio nella cappella esterna della Chiesa dell' Inviolata, come segno della nascita del Redentore a tutta la città di Riva. Nella stessa cappella viene allestito un Calvario durante la Settimana Santa.
In Gennaio: Festa della Befana con pranzo in sede e tombolata per noi e familiari.
In Febbraio: Incontro per la preparazione del Festa del Pensiero
In Marzo: iniziano gli incontri per preparare la tradizionale gita di fine maggio.
In Aprile: Incontro di fede in preparazione della Pasqua ( ci facciamo aiutare da qualche ex- Assistente Scauts che ci è vicino sia con il cuore, sia con la strada.)
In maggio Incontri di preparazione della tradizionale giornata della Solidarietà e alla fine del mese Gita comunitaria di 3 Giorni ( 40-45 persone )

2001: Assisi e la Verna, 2002: Monaco, Dachau e i Castelli Bavaresi.
2003: la Toscana con Siena e san Gemignano Pienza.
2004 Pellegrinaggio a Fatima in 34 personeIn giugno Tradizionale Giornata della Solidarietà in Deggia, dove la Comunità accoglie per un giorno, questo ormai da qualche anno, i bambini della Biellorussia, ospiti dell'Associazione Aiutiamoli a Vivere di Tenno. Giornata dove la comunità intera offre a loro e alle famiglie che li ospitano, accoglienza, pranzo e giochi ( 100 persone circa).
Con questa giornata si chiude la prima parte della nostra attività e incomincia per circa 3 mesi il nostro aiuto al Gruppo di Riva per preparare i Campeggi delle varie unita sia a Riva sia sul posto, Servizio in cucina e logistici. Questo servizio lo consideriamo una nostra priorità, perché è in questo servizio che siamo nati e cresciuti come comunità.
In Settembre diamo inizio al nostro stare assieme con la tradizionale gita di un giorno:2002 Belluno e Monte Nevegal 2003 Palmanova e Aquileia 2004 Grazzano ViscontiIn ottobre, novembre e dicembre riprendiamo con gli incontri mensili di Formazione nella Fede e le giornate in Deggia per la normale manutenzione della casa.
Attiveremo in questi mesi anche degli incontri con le altre realtà della zona che lavorano in altri campi della Solidarietà, questo per una conoscenza di quello che c'è attorno a noi, incominciando dal Gruppo Missionario Alto Garda e Ledro che lavora in Tanzania, l' Associazione ELIODORO che lavora nel campo del disagio giovanile e l' Alvuuss che opera nel campo sanitario e degli Anziani.
In questi mesi riprendono anche le nostre risposte alla richieste delle parrocchie cittadine (4) e della Charitas di Zona
In dicembre viene messo normalmente in programma un incontro, durante l' Avvento, in preparazione al Natale. La riflessione biblica di questo anno sarà sul Vangelo di Matteo e sul Piano Pastorale Diocesano.
Questo è essenzialmente il programma annuale della nostra Comunità.
In tutto questo tempo non abbiamo fatto mai mancare il nostro aiuto, se richiestoci, al nostro Gruppo scauts di Riva da dove quasi tutti proveniamo. Aiuto che si concretizza in assistenza logistica e di servizi durante tutto l'arco dell'anno e nei campeggi annuali. Questo servizio è e sarà sempre una nostra priorità, perchè anche in questo ambito abbiamo visto crescere la nostra formazione permanente sulle linee delle tre C: CUORE , CREATO, CITTÃ .
Dove siamo un pò mancati è nella nostra presenza a livello regionale. Questo è un problema su cui dobbiamo riflettere noi ,come comunità, e il Regionale. Perchè se le Comunità sono vive è viva la Regione. Però è anche vero che noi riusciamo a far bene quello che ci sta vicino e forse meno bene, per motivi di tempo e priorità quello che forse ci sta un pò lontano. Noi cerchiamo di fare l'attività in cui ci sentiamo chiamati non togliendo nulla alle nostre famiglie e alle tante associazioni di solidarietà della nostra città a cui apparteniamo.
Tutto questo ci porta a far scelte ponderate di priorità.
Purtroppo negli ultimi anni ci hanno lasciato, per raggiungere la casa del Padre, quattro nostri cari fratelli scauts: Alfonso, Gianni, Renzo, Luigi. Questi eventi ci hanno scosso e lasciati indifesi, possa il Signore anche attraverso loro, aiutarci a crescere e a proseguire il nostro cammino di Adulti Scauts della Comunità di Riva con l'aiuto del nostro nuovo assistente don Fabrizio Tomasini, Parroco di sant' Alessandro di Riva.
 

Ultimo aggiornamento (Lunedì 27 Gennaio 2014 20:18)

 
 
 

Bolzano 2 I Salvans

Come spesso accade, la Comunità  dei Salvans nasce da un'idea maturata lentamente tra alcune persone che si sono conosciute lavorando assieme nella Comunità Bolzano1 o nel percorrere strade comuni. Essa nasce come un'impresa il cui progetto ha i seguenti punti di riferimento:

. LA REALTA' riferita all'ambiente in cui la comunità  sorge ed alle persone che la compongono;

. GLI OBIETTIVI: avere ben chiaro dove si vuole arrivare e per questo ci si basa sulla dichiarazione di costituzione e sulla successiva Carta di comunità;

. I METODI: come rendere comprensibili gli obiettivi alla realtà esistente interna ed esterna.

Nasce come comunità di giovani-adulti formatasi lentamente a cavallo degli anni '87 e '89. E' scaturita da un lento cammino di conoscenza personale, scoutistica, del territorio. Nel periodo stava nascendo, tra l'altro, una nuova Parrocchia in quel di Bolzano e quindi un nuovo punto di aggregazione in realtà  territoriali relativamente giovani e nuove. Si presentava quindi una REALTA' da scoprire, quasi un terreno ancora vergine da coltivare.

Certo, per meglio definirsi, era necessario un nome per la nuova Comunità. "Guardare e scoprire" scriveva B.P. Chi meglio dell'uomo dei boschi è capace di nuove scoperte? Ecco allora un nome appropriato:I SALVANS.

Ma chi sono questi personaggi? Sono personaggi mitici e forse i più antichi abitanti dei boschi e delle montagne dolomitiche. Erano uomini e donne semplici, che si vestivano e si cibavano di ciò che madre natura forniva loro. Erano d'indole buona, pronti ad aiutare i contadini nei lavori campestri e pronti al canto ed all'allegria.

GLI OBIETTIVI che la Comunità si propone di raggiungere fin dall'inizio, sono contenuti nella sua Carta di Comunità. In essa ogni suo membro si impegna a vivere in una Comunità di fratelli disponibili a crescere e progredire assieme ed in ciò acquisire la forza necessaria per vivere nella società nella ricerca di renderla, con le opere e con l'esempio un po' migliore di come la si è trovata. Tutto questo è da realizzate in un cammino di fede e di servizio, nella ricerca di migliorare sè stessi per primi, di andare alla radice dei problemi che si presentano, nella convinzione che non esistono situazioni tanto al di sopra delle nostre forze da rendere inutile ogni nostro tentativo di cambiamento.

I METODI: capacità di inserire, nel camminare insieme, una marcia ridotta quando è necessario; trovare la giusta armonia nelle varie esigenze dei componenti la Comunità; avere la capacità di sorridere ed essere ottimisti in ogni circostanza con quello spirito che ci contraddistingue nell'essere cortesi, pronti all'aiuto sentendosi tutti fratelli.

Queste le solide basi gettate da coloro che hanno fondato la Comunità de SALVANS: Rita ed Italo, Enzo, Beatrice, Raffaela, Daniele, Aldo, Michela, Augusto.

Su queste basi, pur nel rinnovo dei suoi membri, la Comunità prosegue il suo cammino.

Ultimo aggiornamento (Domenica 16 Febbraio 2014 12:53)

Bolzano 1

Ha inizio col Natale del 1974, quando nella chiesa di Oltrisarco un gruppo di vecchi scout si incontrano e decidono di ritrovarsi per fare assieme delle attività .
Tra i fondatori viene eletto un comitato direttivo: Italo Boschetti è il responsabile ed è contornato da tante altre persone che lo aiutano con vari incarichi ( attività formative, segretario, tesoriere.) Il 27 febbraio 1975 la prima riunione ufficiale.
Nel marzo del 1975 scrivono la carta di comunità  che sottolinea i principali fondamenti dello scoutismo: Fratellanza, coscienza cristiana della vita, servizio verso tutti e soprattutto verso i gruppi scout giovanili. Possono far parte del gruppo tutti senza alcuna preclusione etnica purchè intendano applicare i principi ed il modello dello scoutismo di Baden Powel, accettando lo statuto ed il patto comunitario del MASCI. Possono inoltre far parte della comunità tutti coloro che, pur non avendo fatto scoutismo in gioventù, dimostrino di voler conoscere lo scoutismo e si impegnino formalmente a viverne lo spirito secondo gli indirizzi della comunità.
Il gruppo ha un periodo di assestamento dove parecchie persone entrano e qualcuno esce.
Tutti i componenti del gruppo sono persone piene di vita e di energie.
Le attività si susseguono e tutti partecipano con entusiasmo. Alcuni partecipano ai campi scout facendo servizio con i giovani; altri vanno là  dove ci sono calamità , come in occasione dei terremoti in Friuli ed in Irpinia.
L'attività costante del Bolzano 1° però  è l'animazione alla casa di riposo: prima solo alla Don Bosco e poi, visto la gioia che davamo agli anziani, siamo andati a fare animazione anche in altre due case. Facevamo feste, li accompagnavamo in gita nei dintorni di Bolzano e provincia.
Come gruppo ci trovavamo in riunione ogni quindici giorni e abbastanza spesso facevamo gite in montagna: partivamo con lo zaino in spalla e tutti avevamo i figli che ancora ci venivano dietro. Eravamo un bel gruppo sempre allegro, canterino, rumoroso e numeroso.
Italo poi, decide di avventurarsi in un'impresa bella ma difficile; prova ad aprire una comunità di giovani: nascono così i Salvans.
Il Bolzano 1° continua la sua avventura con Ezio Bocchi come Magister molto attivo ed entusiasta. Le attività  incalzano e tutti siamo sempre impegnati. Facciamo mercatini per aiutare il terzo mondo, raccolta di indumenti per la Caritas, partecipiamo ai campi scuola..
Diventa poi Magister Franco Fusaro ed anche con lui c'è sempre da fare, da andare in giro e da lavorare. Tutto sembra andare per il meglio ma non così; un brutto giorno, a Pasqua, ci comunicano che Silvano Fusaro è morto. Dopo sei mesi muore Ezio Zadra, poi la Mariuccia, Ezio Bocchio e Augusto Gurrisi. Gek e la Giulietta vanno ad abitare a Giamosa. L'età dei componenti la comunità  aumenta , le file si assottigliano e la depressione di chi è rimasto solo non contribuisce a dare allegria al gruppo. Le attività  però, anche se meno incalzanti, non mancano ed il gruppo continua a trovarsi ogni quindici giorni.
In gruppo parliamo di tutto: dei nostri guai famigliari, delle nostre gioie, dei problemi attuali. Don Silvio, che da sempre è il nostro assistente, ci aiuta con tanta pazienza nel cammino di fede.
Ora, che siamo rimasti in pochi ed abbiamo tutti problemi di genitori anziani e di nipoti da accudire, cerchiamo di fare del nostro meglio per starci vicini tra noi e darci conforto l'uno con l'altro. Quasi tutti, però, abbiamo qualche attività sociale: Caritas, associazione genitori, AVULS, comitato di quartiere. Alcuni di noi partecipano agli incontri regionali, alle feste indette dai vari gruppi, a qualche avvenimento nazionale, facciamo sempre la veglia Natalizia e Pasquale con gli amici dei Salvans ed assieme facciamo anche qualche altra attività.
Facciamo riunione ancora ogni quindici giorni.
La nostra sede è alla chiesa dei Tre Santi dove abbiamo la possibilità di usare una sala.
Là ci incontriamo una volta al mese la sera del martedì alle 20.30. La quindicina successiva , ci troviamo il lunedì pomeriggio alle sedici a casa di una o dell'altra, così anche chi di sera non si sente di uscire, può confrontarsi con il gruppo.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 10 Febbraio 2014 10:39)

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