Pubblicazioni nazionali

Una bussola per la vita

Una bussola per la vita

 

Questo libro è nato quasi per caso, lungo un cammino comune che stavamo percorrendo.
Mentre scrivevamo le nostre “tracce” nelle quali abbiamo raccoltole nostre esperienze e le riflessioni per consolidare il nostro patrimonio comune, sempre in divenire, ci siamo imbattuti con suggestioni e provocazioni di grande rilievo e che facevano tutte riferimento al valore della Promessa e della Legge nella nostra esperienza personale e di movimento.
Innanzitutto il peso e la gravità della crisi che tutti siamo chiamati ad affrontare: la difficoltà di capire e di trovare la strada di fronte alle drammatiche emergenze che sono sicuramente economiche ma forse soprattutto culturali e morali. La società è chiamata ad affrontare la rottura dei vecchi equilibri, l ‘esigenza di diversi modelli di sviluppo, la povertà, le scandalose disuguaglianze che colpiscono tanta parte della società e soprattutto le fasce più svantaggiate, il lavoro nuovamente ridotto a merce.
In questi giorni è nuovamente davanti a noi lo spettro della tragedia della guerra; l’ appello accorato di Papa Francesco “mai più la guerra”; la nostra responsabilità personale di fronte a scelte che sembrano”più grandi di noi”. Insomma un cambiamento epocale che ci ha colti impreparati, la domanda che sorge allora prepotente è: come la Promessa e la Legge possono aiutarci a comprendere questi tempi nuovi, come possono aiutarci ad orientarci
verso il futuro.
Il secondo aspetto è stato l’ emergere pubblicamente dei tradimenti di alcuni scout Impegnati in politica che hanno provocato in molti di noi, ed in
tante comunità di scout, accanto ad un grande dolore, indignazione e stupore: ma non ci dobbiamo limitare a pensare solamente solo ai gravi fatti di corruzione e di uso privato del denaro pubblico ma anche al piccolo decadimento del costume quotidiano anche penalmente irrilevante ma molto diffuso di chi è impegnato nel servizio della politica, alle degenerazioni alla ricerca di un facile consenso, al prevalere della logica del potere; decadimenti che generano arroganza e senso di impunità; ma anche agli atti di governo ed amministrativi che sembrano privilegiare i potenti e trascurano le grandi emergenze ed i bisogni di chi è in difficoltà; insomma tutto quello che si riassume col termine questione morale nella politica. Una questione morale che interpella tutti noi; c’è qualcosa che comincia da ognuno di noi; quante volte di fronte a un’ illegalità anche piccola ci siamo voltati facendo finta di non vedere, lì si annida la cultura mafiosa; quante volte abbiamo cercato di nascondere qualche nostro piccolo reddito? Quante volte siamo ricorsi ad una raccomandazione, magari per un bisogno vero come il lavoro di nostro figlio? Quante volte abbiamo accettato che il panettiere non ci desse lo scontrino? Soprattutto quante volte abbiamo chiesto per favore ciò che spetta per diritto(Paolo VI). Così cresce la cultura
dell’ illegalità. 7
7 La domanda è: come è possibile che i valori della Legge e della Promessa possano essere trascurati? C’ è infine una domanda che alcuni Adulti Scout ci hanno posto: perché continuare a fare riferimento alla Legge e alla Promessa? La Legge e la Promessa scout sono una cosa per i bambini e per i giovani, per giocare il gioco dello scoutismo. Avvertiamo in questa domanda il rischio di perdere il senso di valori universali per scivolare in una sorta di”relativismo etico” senza speranza. C’ è venuto allora in mente il prezioso libretto scritto all’ inizio degli anni ‘60 da Giuseppe Mira, Noi e la Società.
Erano anni in cui anche i Rover ponevano un’ analoga domanda: a che serve la Legge scout? A noi giovani basta la Carta di Clan, a che serve la Promessa? A noi basta la Firma dell’ Impegno? Giuseppe Mira offrì questo libretto a noi Rover e in essa rileggeva la Legge scout in chiave sociale e politica nel contesto italiano di quegli anni. Fu una scoperta per tutti noi, quel libretto fu alla base di tanti capitoli di Clan, ci permise di
riappropriarci di quelle”parole”. Sono passati 50 anni, cinquant’ anni di straordinarie trasformazioni. Oggi non ci si può limitare a confrontarci con la società italiana, occorre collocare la nostra riflessione in un orizzonte globalizzato, nel contesto europeo,
nel futuro del pianeta Terra.
Abbiamo deciso allora di tentare di scrivere nuovamente quel libro 50 anni dopo.
Un impegno sicuramente non facile, abbiamo infatti la consapevolezza che noi, noi che abbiamo scelto la strada dello scoutismo per tutta la vita, siamo chiamati all’ impegno profetico dell’ educazione, e quindi affrontiamo il nostro tempo, questa nostra storia, con uno sguardo particolare.
Siamo consapevoli che l’ impegno profetico dell’ educazione ci chiama a ”guardare lontano” nel tempo e nello spazio. Ci chiama ad affrontare  ’ avventura della nuova terra che ci attende, ma che ancora non conosciamo.
Per questo abbiamo voluto rileggere la Legge e la Promessa come bussola, mappa e binocolo: strumenti fondamentali delle donne e degli uomini della”strada”. Sfide e opportunità potranno essere colte solamente con un’ adeguata bussola, la mappa e il binocolo. Nell’ impostare questo libro abbiamo voluto inserire una riflessione preliminare sulla Promessa; perchè la promessa, qualunque promessa, è atto squisitamente personale, è l’ impegno mio anche se assunto davanti a una comunità; per questo questa parte fa riferimento soprattutto alla responsabilità, alla morale privata, all’ etica pubblica.
Nella seconda parte abbiamo riflettuto sugli impegni derivanti per ognuno di noi, ma anche per le nostre comunità, per l’ intero movimento, dalla fedeltà alla Legge, quindi non solo gli aspetti individuali dell’ onestà, della lealtà, della laboriosità, della fedeltà, ma vorremo che riflettessimo soprattutto su come questi articoli ci aiutano a leggere il tempo presente e ci indicano una strada per affrontare e costruire il futuro. Non c’ è dubbio che Promessa e Legge sono elementi irrinunciabili dell’‘essere scout; Legge e Promessa sono i veri elementi identitari che garantiscono la nostra  appartenenza alla grande famiglia mondiale dello scoutismo e del guidismo, una famiglia di più di 40 milioni di giovani e di adulti.
Le uniformi sono diverse nelle varie parti del mondo, la stessa applicazione dei principi del metodo scout trova attuazioni diverse nelle varie associazioni, solo Legge e Promessa ci consentono sempre di dire”siamo dello stesso sangue tu ed io fratellino”.
Tuttavia dietro a questo riferimento certo si nasconde un rischio ed una difficoltà. Il rischio è che le parole della Promessa e della Legge si riducano a rito, a quadretto di famiglia, siano solo il ricordo di una gioventù vissuta con rimpianto. E’ il rischio sempre presente quando la memoria è solo nostalgia, quella nostalgia che conduce all’ esaurirsi delle nostre speranze. La difficoltà è di leggerle come”libro dei sogni”; quante volte siamo tentati di dire: sarebbe bello se il mondo fosse guidato da questi valori, da questi ideali, ma la realtà è diversa, non c’ è niente da fare, l’ unica possibilità è adeguarsi;”così fan tutti” è l‘ alibi dietro il quale non solo nascondiamo le nostre piccole e grandi incoerenze ma addirittura trasformiamo valori e ideali in utopia irrealizzabile; anche cos’ uccidiamo la speranza. Solo considerandole come” strumento della strada” queste Leggi acquistano senso e valore concreto.
Chi ha fatto esperienza vera della “strada” sa di non poter fare a meno della bussola,della mappa e del binocolo per fare il punto su dove ci si trova, per individuare la direzione del nostro viaggio, per riportarsi sul giusto sentiero se per caso si è perduto.
La Legge e la Promessa sono bussola, mappa e binocolo,sono strumento della strada nel nostro cammino della vita.
Sono necessarie per interpretare il tempo in cui viviamo. Questo libro vuole così essere un cerchio, un fuoco di bivacco, un Consiglio della Legge in cui ognuno mette in comune la propria esperienza, i propri successi ma anche le difficoltà e le contraddizioni che ognuno si è trovato ad affrontare;
avendo sempre in mente le indicazioni della Legge e della Promessa.
E’ anche così che riscopriremo la Promessa e la >Legge degli scout e delle guide come bussola, mappa e binocolo per contribuire a costruire un mondo diverso e migliore, per essere attrezzati ad andare” oltre il ponte”.

Riccardo Della Rocca
Presidente Nazionale.

 

Con noi sulla strada

con noi sulla stradaSon ben lieto di introdurre il presente volume che affronta un tema decisivo per la Chiesa Italiana oggi, ossia la condizione degli adulti in una società che subisce un’ evoluzione rapida e spesso disordinata.
Rispetto a qualche decennio fa lo stesso modo di vivere la fede è soggetto a continue mutazioni, e deve necessariamente adattarsi alla novità dei contesti e all’ urgenza delle sfide che si presentano di volta in volta.
Tutto ciò carica di ulteriori responsabilità l’ annuncio e la trasmissione del vangelo e dei valori che da esso discendono.
Gli scritti raccolti in questo prezioso volume intendono perciò essere un contributo, offerto con umiltà ma anche con serietà, al cammino che la Chiesa italiana ha inteso intraprendere per il prossimo decennio, con il Documento “Educare alla vita buona del Vangelo”.
Nella tradizione pedagogica degli ultimi cento anni, lo scoutismo, con la sua sensibilità educativa, ha offerto occasioni di crescita ai giovani di numerose generazioni.
Riprendendo i suoi insegnamenti fondamentali, gli Adulti Scout intendono da un lato “restare giovani”, nel senso che non smettono di voler essere entusiasti ed impegnati, e dall’ altro “vivere da adulti”, senza deroghe alle responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri attorno ad essi. Attraverso il Masci, lo scoutismo adulto continua a porsi al servizio dell’ accompagnamento degli adulti, proponendo percorsi di catechesi e cammini di spiritualità.
A tal fine, il testo presenta le icone della spiritualità degli adulti, ossia i santi che hanno fatto l’ esperienza del peccato, del dubbio, del disorientamento; la spiritualità e la catechesi degli adulti come “ cammino nella storia dell’ uomo”; la formula della “ catechesi occasionata” cioè legata all’ esperienze della vita, della famiglia, del lavoro, dell’ impegno sociale e politico;
L’ essenzialità dello zaino per il cammino carico della preghiera, della Parola di Dio, della vita sacramentale; la sempre più necessaria riscoperta dell’ attualità dello spirito e del messaggio del Concilio Vaticano II.
Il presente volume può così diventare un sussidio affidabile per le comunità adulte dello scoutismo, ma può anche rappresentare un valido contributo per la vita degli adulti nelle parrocchie e per quanti, con diverse forme e modalità ricercano autenticamente la sequela di Gesù di Nazareth.
I vari estensori dei contributi si sono sforzati di esprimere la loro esperienza di cristiani nella storia italiana di oggi, così diversa da regione a regione, ma caratterizzata da tratti unitari in tutto il Paese.
Certi che il laicato cristiano nel nostro Paese è interpellato nel saper rilanciare con fantasia e soprattutto impegno personale una presenza colturale e politica fondata sui valori inalienabili del Vangelo, gli scout che hanno scritto questi testi si sono ispirati alle Beatitudini e al Padre Nostro, nella speranza di essere testimoni credibili non tanto attraverso belle ed appropriate parole, quanto piuttosto attraverso la loro esperienza di credenti e cittadini impegnati.
Lo scoutismo, più che teoria, è esperienza pedagogica e auto educativa e questo itinerario cartaceo vuole essere una possibile mappa di confronto per coloro che condividono almeno in parte i nostri valori e cercano di realizzarli nei loro ambienti di vita.

Paolo Romeo Cardinale Arcivescovo di Palermo

 

Un'avventura che continua

Un avventura che continua

Mi pare che questo volume abbia trovato una buona formula, quella delle chiacchierate, in cui gli autori si esprimono spontaneamente, ma tracciando alla fine un disegno complessivo ricco e completo. Certo sarà uno strumento prezioso per il Masci, ma penso che sia utile anche per chi non fa parte del movimento, per chi vuol capire che cosa significa lo scoutismo non solo nella prima giovinezza, ma nella prospettiva della vita intera, del nostro essere in cammino pellegrini in questo mondo. E lo legge con gusto, con emozione e con gratitudine, anche chi – come me – non ha più un ruolo attivo nello scoutismo né giovanile né adulto, ma sa che lo scoutismo rimane per sempre una delle dimensioni caratteristiche della sua vita.: E siamo molti, moltissimi, e ci sentiamo facilmente in sintonia anche se impegnati su fronti assai diversi. Tutti noi scout da giovani siamo stati tante volte interrogati con ironia su che cosa sarebbe rimasto dei nostri ideali alla prova della vita. Tutti noi, col passare degli anni, ci siamo interrogati su che cosa avevamo portato con noi dell’ avventura vissuta con entusiasmo e della strada compiuta nello scautismo. Certo, nella nostra vita non c’è stato solo lo scautismo, ma se ci è stato, è davvero facile riconoscere che ci ha dato tantissimo, nella formazione della nostra personalità, nello stile di vita. Ed è proprio per questo che ha senso parlare anche di uno scautismo adulto, ed è bene che degli adulti scout aiutino gli altri - scout e non - a vedere e capire che cosa hanno trovato di tanto importante per vivere bene, con gusto e impegno, la loro vita, come donne e uomini, come cittadini, come credenti. Nel nostro tempo. Faccio solo due considerazioni che mi sono venute spontanee scorrendo i testi delle chiacchierate e pensando a argomenti che mi occupano spesso. La crisi. Sappiamo quanto sia grave e drammatica: Ma è una crisi che sconvolge il mondo soprattutto a partire dal nostro avere, e tutte le soluzioni saranno irrisorie se non partiranno dal nostro modo di essere. Le comunicazioni sociali rivoluzionate dalle nuove tecnologie. Ma quali relazioni stabiliamo fra noi per queste nuove vie? Relazioni vere, leali, autentiche, fra persone, fratelli e sorelle? Perché queste sono le relazioni che contano. Per gli scout punti di orientamento come questi –e molti altri non meno importanti – sono acquisiti in profondità, sono quasi scontati; e non sono “confessionali”, perché sono ecumenici, interreligiosi, universali. Su questi possiamo camminare e costruire insieme su una base solida e larga. Grazie per queste chiacchierate, che ci fanno respirare aria buona ed esperienza positiva.

Buona strada!

.P. Federico Lombardi, s.j.

 

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