Comunita  Bolzano 1

Ha inizio col Natale del 1974, quando nella chiesa di Oltrisarco un gruppo di vecchi scout si incontrano e decidono di ritrovarsi per fare assieme delle attività .
Tra i fondatori viene eletto un comitato direttivo: Italo Boschetti è il responsabile ed è contornato da tante altre persone che lo aiutano con vari incarichi ( attività formative, segretario, tesoriere.) Il 27 febbraio 1975 la prima riunione ufficiale.
Nel marzo del 1975 scrivono la carta di comunità  che sottolinea i principali fondamenti dello scoutismo: Fratellanza, coscienza cristiana della vita, servizio verso tutti e soprattutto verso i gruppi scout giovanili. Possono far parte del gruppo tutti senza alcuna preclusione etnica purchè intendano applicare i principi ed il modello dello scoutismo di Baden Powel, accettando lo statuto ed il patto comunitario del MASCI. Possono inoltre far parte della comunità tutti coloro che, pur non avendo fatto scoutismo in gioventù, dimostrino di voler conoscere lo scoutismo e si impegnino formalmente a viverne lo spirito secondo gli indirizzi della comunità.
Il gruppo ha un periodo di assestamento dove parecchie persone entrano e qualcuno esce.
Tutti i componenti del gruppo sono persone piene di vita e di energie.
Le attività si susseguono e tutti partecipano con entusiasmo. Alcuni partecipano ai campi scout facendo servizio con i giovani; altri vanno là  dove ci sono calamità , come in occasione dei terremoti in Friuli ed in Irpinia.
L'attività costante del Bolzano 1° però  è l'animazione alla casa di riposo: prima solo alla Don Bosco e poi, visto la gioia che davamo agli anziani, siamo andati a fare animazione anche in altre due case. Facevamo feste, li accompagnavamo in gita nei dintorni di Bolzano e provincia.
Come gruppo ci trovavamo in riunione ogni quindici giorni e abbastanza spesso facevamo gite in montagna: partivamo con lo zaino in spalla e tutti avevamo i figli che ancora ci venivano dietro. Eravamo un bel gruppo sempre allegro, canterino, rumoroso e numeroso.
Italo poi, decide di avventurarsi in un'impresa bella ma difficile; prova ad aprire una comunità di giovani: nascono così i Salvans.
Il Bolzano 1° continua la sua avventura con Ezio Bocchi come Magister molto attivo ed entusiasta. Le attività  incalzano e tutti siamo sempre impegnati. Facciamo mercatini per aiutare il terzo mondo, raccolta di indumenti per la Caritas, partecipiamo ai campi scuola..
Diventa poi Magister Franco Fusaro ed anche con lui c'è sempre da fare, da andare in giro e da lavorare. Tutto sembra andare per il meglio ma non così; un brutto giorno, a Pasqua, ci comunicano che Silvano Fusaro è morto. Dopo sei mesi muore Ezio Zadra, poi la Mariuccia, Ezio Bocchio e Augusto Gurrisi. Gek e la Giulietta vanno ad abitare a Giamosa. L'età dei componenti la comunità  aumenta , le file si assottigliano e la depressione di chi è rimasto solo non contribuisce a dare allegria al gruppo. Le attività  però, anche se meno incalzanti, non mancano ed il gruppo continua a trovarsi ogni quindici giorni.
In gruppo parliamo di tutto: dei nostri guai famigliari, delle nostre gioie, dei problemi attuali. Don Silvio, che da sempre è il nostro assistente, ci aiuta con tanta pazienza nel cammino di fede.
Ora, che siamo rimasti in pochi ed abbiamo tutti problemi di genitori anziani e di nipoti da accudire, cerchiamo di fare del nostro meglio per starci vicini tra noi e darci conforto l'uno con l'altro. Quasi tutti, però, abbiamo qualche attività sociale: Caritas, associazione genitori, AVULS, comitato di quartiere. Alcuni di noi partecipano agli incontri regionali, alle feste indette dai vari gruppi, a qualche avvenimento nazionale, facciamo sempre la veglia Natalizia e Pasquale con gli amici dei Salvans ed assieme facciamo anche qualche altra attività.
Facciamo riunione ancora ogni quindici giorni.
La nostra sede è alla chiesa dei Tre Santi dove abbiamo la possibilità di usare una sala.
Là ci incontriamo una volta al mese la sera del martedì alle 20.30. La quindicina successiva , ci troviamo il lunedì pomeriggio alle sedici a casa di una o dell'altra, così anche chi di sera non si sente di uscire, può confrontarsi con il gruppo.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 10 Febbraio 2014 10:39)

 

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